The WineHunter: Varvaglione 1921 tra i migliori 100 vini italiani con la medaglia d’oro
Medaglia d’Oro per il Negroamaro Salento della Collezione Privata Cosimo Varvaglione
“Excellence is an attitude” proclama The WineHunter, e Varvaglione 1921 concorda. Quest’anno per la prima volta arriva il prestigioso premio per il Negroamaro firmato Cosimo Varvaglione, confermando l’idea di chi guida l’azienda con successo di investire in una agricoltura sostenibile dalla quale ottenere vini qualitativamente impeccabili. Qualche anno fa, l’enologo e titolare di Varvaglione 1921 ha deciso di dar vita a un progetto enologico che fosse pura espressione della sua creatività: un numero limitato di bottiglie che sono il frutto di un lavoro di selezione estrema e alta qualità.
Le vigne hanno ormai cinquant’anni, le uve vengono raccolte a mano durante la notte dopo aver superato un’attenta selezione. Ci ha messo la sua firma Cosimo Varvaglione e lo ha fatto sia sul Primitivo sia sul Negroamaro che costituiscono una nicchia: la sua interpretazione dei vitigni autoctoni che caratterizzano la Puglia. Lo ha fatto per dare l’opportunità a chiunque li degustasse nel calice di ritrovare in quei vini il carattere del produttore, l’eleganza di una storia antica di una famiglia che ha saputo valorizzare la sue origini e tradizioni, la lungimiranza di chi vive una costante evoluzione e curiosità verso un futuro fatto di sfide e di ricerca.
Quest’anno per la prima volta arriva sui rivi del mare a Leporano il prestigioso riconoscimento da The WineHunter, guidato da Helmuth Köcher. Il premio seleziona le eccellenze vitivinicole nazionali e internazionali scegliendo sulla base della valutazione di ben otto commissioni tra tecnici, sommelier e giornalisti che decretano i migliori 100 vini prendendo in considerazione una serie di parametri che vanno dall’analisi olfattiva, visiva e gustativa alle tecniche di produzione e alla territorialità.
«La Collezione Privata Cosimo Varvaglione è un progetto enologico che ci sta dando grandissime soddisfazioni – commenta il patron di Varvaglione 1921 – ed è la naturale prosecuzione di un progetto enologico e commerciale che vede i nostri vini entrare esclusivamente nella ristorazione e nel mondo delle enoteche, segnando così una scelta ben precisa in termini di qualità del prodotto da presentare ai nostri consumatori in tutto il mondo».