Varvaglione 1921 festeggia l’anno del suo centenario
Una lunga storia di famiglia, dalle origini al dopoguerra, al lancio sui mercati internazionali sino alle intuizioni delle nuove generazioni
Marzia Varvaglione: tante le novità, cominciamo dal logo
Il 2021 è un anno importante per Cosimo e Maria Teresa Varvaglione e per i loro figli Marzia, Angelo e Francesca. Nel 2021, Varvaglione 1921 giunge al traguardo dei 100 anni, celebrando un anniversario che segna un pezzo di storia dell’azienda ma anche dell’intero Paese e della città di Taranto. La cantina è tra le poche realtà pugliesi a conduzione familiare che da cento anni continuano a produrre vino mantenendo ancora una proprietà che fa capo alla stessa famiglia. «Poter raccontare cento anni di storia è un privilegio e una profonda emozione» racconta Cosimo Varvaglione. «Guardo quanto è stato fatto da mio nonno e da mio padre con la commozione del ricordo, e sono ancora più fiero di poter osservare quanto si stia continuando a costruire con la forza di una squadra in cui vedo crescere i miei figli che sono il futuro di questa azienda di famiglia». Nell’anno del centenario, c’è il lancio del nuovo logo, un’operazione finalizzata anche a garantire una maggiore leggibilità. «Non ci sono molte famiglie che vantano una storia centenaria – commenta Marzia Varvaglione – e ci è piaciuto giocare con il lettering e legare il nostro nucleo familiare di oggi a quello delle nostre origini. Inserire la data come elemento sostanziale del logo è onorare la memoria di chi cento anni fa ha posto la prima pietra. Siamo grati e orgogliosi di celebrare un nome e una data che diventa per noi tutti anche monito a continuare su quella strada fatta di valori, lavoro e amore». Tutto ha avuto inizio con l’azienda individuale “Angelo Varvaglione”. Non c’era un vero e proprio logo bensì un’insegna che riportava direttamente al nome del dominus. Già all’epoca c’era il concetto della geolocalizzazione: parte integrante del logo era l’indicazione di Pulsano in provincia di Taranto, confermando il luogo in cui tutto ha avuto inizio. Cresce quella che era nata come una ditta di famiglia e avviene il primo sostanziale cambiamento sia nel logo sia nella natura giuridica aziendale. Da ditta individuale si passa a Srl e si sceglie una personalizzazione del brand che è una indicazione del concept aziendale: è così che nasce la “Vigne e Vini”. Nel 2003 torna il nome della famiglia nel logo passando a “Vigne e Vini Varvaglione”. Bisogna aspettare il 2011 per un’importante cambiamento. E’ l’anno della nascita del Papale Oro che celebra il novantesimo anniversario della Varvaglione. Papale Oro, vino iconico tra i più rinomati Primitivo di Manduria nel mondo. Non solo, ma anche nel 2011 sulla carta intestata e sulle etichette si legge per la prima volta, “Varvaglione Vigne e Vini”. La scelta è chiara e ben determinata: puntare sul nome di famiglia e far sì che Varvaglione diventi un brand riconoscibile e associabile immediatamente alla produzione di vini di qualità. Solo nel 2016, dopo un intenso lavoro sul territorio nazionale e internazionale, e un’attività capillare di inserimento nel portfolio aziendale di nuovi clienti in ogni angolo del mondo, il tempo era maturo per puntare su un brand che tornasse alle origini, alla famiglia, lì dove tutto era iniziato. Nel 2016, quindi, dalla comunicazione scompare “Vigne e Vini” e il logo emblema dell’azienda tarantina diventa “Varvaglione 1921”. La famiglia e l’anno di fondazione diventano quindi l’elemento di valore da mettere in evidenza. In questo 2021, l’anno del centenario, Varvaglione 1921 lancia il nuovo logo, con un carattere creato appositamente per l’azienda. Un traguardo che consolida l’identità che unisce la cantina alla famiglia.